A dire il vero non siamo molto abituati a legare il termine pace a concetti dinamici. Raramente sentiamo dire: “Quell’uomo si affatica in pace”, “lotta in pace”, “strappa la vita coi denti in pace”…
Più consuete, nel nostro linguaggio, sono invece le espressioni: “Sta seduto in pace”, “sta leggendo in pace”, “medita in pace” e, ovviamente, “riposa in pace”.
La pace, insomma, ci richiama più la vestaglia da camera che lo zaino del viandante. Più il comfort del salotto che i pericoli della strada. Più il caminetto che l’officina brulicante di problemi. Più il silenzio del deserto che il traffico della metropoli. Più la penombra raccolta di una chiesa che una riunione di sindacato. Più il mistero della notte che i rumori del meriggio.
Occorre forse una rivoluzione di mentalità per capire che la pace non è un dato, ma una conquista. Non un bene di consumo, ma il prodotto di un impegno. Non un nastro di partenza, ma uno striscione di arrivo.
La pace richiede lotta, sofferenza, tenacia. Esige alti costi di incomprensione e di sacrificio. Rifiuta la tentazione del godimento. Non tollera atteggiamenti sedentari. Non annulla la conflittualità. Non ha molto da spartire con la banale “vita pacifica”.
Sì, la pace prima che traguardo, è cammino. E, per giunta, cammino in salita. Vuol dire allora che ha le sue tabelle di marcia e i suoi ritmi, i suoi percorsi preferenziali ed i suoi tempi tecnici, i suoi rallentamenti e le sue accelerazioni. Forse anche le sue soste.
Se è così, occorrono attese pazienti. E sarà beato, perché operatore di pace, non chi pretende di trovarsi all’arrivo senza essere mai partito, ma chi parte.
Col miraggio di una sosta sempre gioiosamente intravista, anche se mai – su questa terra s’intende – pienamente raggiunta.
Giornata internazionale contro l’omofobia, la bifobia e la transfobia
17 maggio 2023
Dichiarazione del Presidente Mattarella in occasione della Giornata internazionale contro l’omofobia, la transfobia e la bifobia
Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione della Giornata internazionale contro l’omofobia, la transfobia e la bifobia, ha rilasciato la seguente dichiarazione:
«Omofobia, bifobia e transfobia costituiscono un’insopportabile piaga sociale ancora presente e causa di inaccettabili discriminazioni e violenze, in alcune aree del mondo persino legittimate da norme che calpestano i diritti della persona.
Dal 2007, quando venne istituita dal Parlamento Europeo la Giornata internazionale contro l’omofobia e la transfobia, la sensibilità della coscienza collettiva verso questi temi si è accentuata. L’azione di contrasto ai numerosi episodi di violenza che la cronaca continua a registrare non può cessare.
Contro le manifestazioni di intolleranza, dettate dal misconoscimento del valore di ogni persona, deve venire una risposta di condanna unanime.
È compito delle istituzioni elaborare efficaci strategie di prevenzione che educhino al rispetto della diversità e dell’altro, all’inclusione.
Gli abusi, le violenze, l’intolleranza, calpestano la Carta dei Diritti fondamentali dell’Unione europea e la nostra Costituzione che proprio nell’articolo 3 riconosce pari dignità sociale, senza distinzione di sesso, di tutti i cittadini, garantendo il pieno sviluppo della persona umana».
Liturgia per la giornata contro l’omobilesbotransfobia
17 maggio 2023
“Chi accoglie voi accoglie me, e chi accoglie me accoglie colui che mi ha mandato”
Matteo 10, 40
A cura della Commissione Fede Genere Sessualità delle chiese battiste, metodiste e valdesi e della REFO
INNO/MUSICA
Saluto
Apertura
L: In bilico, sul confine tra il già e il non ancora, veniamo a cercarti, Nostro Dio.
Assemblea: Ci sussurri promesse fatte di amore e accoglienza e ci riempi di slancio per il nostro presente; cammini al nostro fianco e ci guidi colmo di gioia davanti a noi.
L: Noi siamo testimoni del Dio che ci dona la pace
Assemblea: E che regala giustizia amandoci
L: Noi siamo testimoni del Dio che ci ha liberate e liberati dall’oppressione e dalla violenza
Assemblea: E che ci ha create e creati a sua immagine e somiglianza
L: Noi siamo testimoni del Dio che ci ha restituito dignità
Assemblea: Possa il nome di Cristo durare per sempre, facendo splendere la sua luce ovunque su questa terra. Amen
Salmo 139 (lettura a due voci) 1 Signore, tu mi scruti e mi conosci, 2 tu sai quando seggo e quando mi alzo. Penetri da lontano i miei pensieri, 3 mi scruti quando cammino e quando riposo. Ti sono note tutte le mie vie; 4 la mia parola non è ancora sulla lingua e tu, Signore, già la conosci tutta. 5 Alle spalle e di fronte mi circondi e poni su di me la tua mano. 6 Stupenda per me la tua saggezza, troppo alta, e io non la comprendo. 7 Dove andare lontano dal tuo spirito, dove fuggire dalla tua presenza? 8 Se salgo in cielo, là tu sei, se scendo negli inferi, eccoti. 9 Se prendo le ali dell’aurora per abitare all’estremità del mare, 10 anche là mi guida la tua mano e mi afferra la tua destra. 11 Se dico: «Almeno l’oscurità mi copra e intorno a me sia la notte»; 12 nemmeno le tenebre per te sono oscure, e la notte è chiara come il giorno; per te le tenebre sono come luce. 13 Sei tu che hai creato le mie viscere e mi hai tessuto nel seno di mia madre. 14 Ti lodo, perché mi hai fatto come un prodigio; sono stupende le tue opere, tu mi conosci fino in fondo.
Amen
Raccogliamoci in preghiera
Nostro Dio che sei padre e madre
Dio di tutti i secoli e di tutti i popoli,
Dio di tutti i tempi e oltre il tempo.
Avvolgici nel tuo amore come una madre abbraccia una figlia e un figlio.
Cantaci dolcemente come un padre che mormora una ninna nanna.
Tu conosci le gioie e i dolori dei nostri cuori,
I nostri sforzi per il cambiamento e la nostra resistenza ad esso.
Aiutaci a far diventare le tue vie, le nostre vie,
La tua pace, la nostra pace.
La tua giustizia, la nostra giustizia.
Spirito di vita, oggi ti chiediamo di saper godere di ciò che siamo
Aiutaci a perdonare gli altri e noi stesse e noi stessi.
Perché la tua grazia è sufficiente per tutte e tutti noi.
Dalla tua creatività è nato l’universo,
E nel tuo amore, siamo sostenuti. Amen.
INNO/CANTO
Confessione di peccato
Vi esorto a comportarvi in modo degno della vocazione che vi è stata rivolta, con ogni umiltà e mansuetudine, con pazienza, sopportandovi gli uni gli altri con amore, sforzandovi di conservare l’unità dello Spirito con il vincolo della pace (Efesini 4, 1-3).
Momenti di silenzio per la preghiera individuale accompagnati da musica
Preghiamo
Dio nostro, ci hai dato la tua Parola per guidarci nel cammino della verità; perdonaci, perché seguiamo le nostre vie.
Dio nostro, ci hai dato la tua Parola per nutrire le nostre anime affamate; perdonaci, perché cerchiamo altrove il nostro cibo.
Dio nostro, ci hai dato la tua Parola per renderci forti; perdonaci,
perché contiamo soltanto sulle nostre forze.
Dio nostro, ci hai dato la tua Parola per consolarci nelle nostre afflizioni; perdonaci, perché non sappiamo abbandonarci tra le tue braccia.
Dio nostro, ci hai dato la tua Parola per la nostra salvezza e la nostra felicità eterna; perdonaci, perché le diamo così poca importanza. Rimanici accanto in Cristo. Amen
INNO/CANTO
Annuncio del perdono
Vi darò un cuore nuovo e metterò dentro di voi uno spirito nuovo; toglierò dal vostro corpo il cuore di pietra, e vi darò un cuore di carne. Metterò dentro di voi il mio Spirito e farò in modo che camminerete secondo le mie leggi, e osserverete e metterete in pratica le mie leggi (Ezechiele 36, 26-27)
Riceviamo il perdono in Cristo!
Con Cristo, siamo chiamate e chiamati a costruire nuovi ponti fatti di amore
Tra di noi e tra noi e Dio.
Insieme a lui possiamo creare un nuovo cielo e una nuova terra.
Amen
INNO/CANTO
Confessione di fede
Dio, Padre e Madre di tutte e tutti noi, così come sei venuto a cercarmi nell’abisso della mia solitudine, dammi la forza di superare il mio egoismo per andare incontro alle persone che incontro, riconoscendole come creature simili a me.
Gesù, mio fratello ed amico, così come tu sei venuto a curare le ferite del mio corpo e del mio spirito, dammi la forza di incontrare l’altra e l’altro da me, nella sua umanità sofferente e bisognosa di aiuto, per concederci di sostenerci a vicenda lungo il cammino della vita.
Spirito di Dio, forza di vita vincente, così come tu sei venuto a rinnovare la mia vita, dammi l’umiltà per riconoscere nella mia sorella e nel mio fratello l’altro e l’altra con cui mi chiami a vivere la comunità di Dio come regno dei cieli. Amen
LETTURE BIBLICHE
Predicazione: “Chi accoglie voi accoglie me, e chi accoglie me accoglie colui che mi ha mandato”
Matteo 10, 40
INNO/MUSICA
Preghiera di intercessione
Dio di saggezza e cura,
ti preghiamo per tutte e tutti coloro che chiami
a condividere con te il lavoro di trasformazione del mondo
perché ragazze e ragazzi, donne e uomini, persone non binarie
possano vivere, lavorare e imparare insieme
con rispetto e dignità.
Per le operatrici e gli operatori sanitari e assistenti sociali,
che accompagnano le trasformazioni dei corpi
Dio, nella tua misericordia, ascolta la nostra preghiera
Per coloro che creano le leggi, per coloro che hanno responsabilità politiche
ti preghiamo affinché possano creare strutture che proteggano
e promuovano il benessere di ogni essere umano
Dio, nella tua misericordia, ascolta la nostra preghiera.
Per coloro che si occupano della cura delle comunità di fede,
che danno forma alle convinzioni sul valore delle donne, degli uomini e del popolo queer
Dio, nella tua misericordia, ascolta la nostra preghiera.
Per coloro che si occupano e difendono la ricchezza delle diversità
Dio, nella tua misericordia, ascolta la nostra preghiera.
Per chi lavora nelle case rifugio e nelle carceri
Toccando con mano i danni causati dalla violenza
Dio, nella tua misericordia, ascolta la nostra preghiera.
Per coloro che promuovono programmi di giustizia riparativa,
che danno speranza dove la violenza ha distrutto molte vite,
Dio, nella tua misericordia, ascolta la nostra preghiera.
Per coloro che creano gruppi di sostegno,
spazi sicuri dove poter nominare e affrontare i profondi problemi,
Dio, nella tua misericordia, ascolta la nostra preghiera.
Per gli attivisti e le attiviste che si impegnano contro le discriminazioni di genere,
Dio, nella tua misericordia, ascolta la nostra preghiera.
Ascolta le nostre preghiere, o Dio,
poiché non ti fermerai dalla tua opera di guarigione
finché non avrai asciugato le lacrime da ogni volto,
per mezzo di Gesù Cristo. Amen.
Permettici di dirti ogni giorno della nostra vita:
Padre nostro
Padre nostro che sei nei cieli
Sia santificato il tuo nome
Venga il tuo regno
Sia fatta la tua volontà
Come in cielo anche in terra
Dacci oggi il nostro pane quotidiano
E rimetti a noi i nostri debiti
Come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori
E non esporci alla tentazione
Ma liberaci dal male
Tuo è il regno, la potenza e la gloria nei secoli dei secoli. Amen
Inno/Canto
Accogliamo la benedizione di Dio:
Che i nostri piedi lascino nella polvere orme di speranza. Che nell’oscurità udiamo battere il cuore di chi ci è accanto. Che le nostre mani si protendano come porte che si aprono. Che le nostre bocche trasmettano quanto ci è stato dato di ricevere. Che le nostre orecchie colgano le storie di vita che incontriamo. E che la grazia del Dio ci accompagni ora e sempre.
Nascita della REFO: cosa c’era prima? Chi ha dato vita al movimento che ha portato alla sua nascita?
La REFO-Rete Evangelica Fede e Omosessualità nasce nel 1998 in seguito ad un incontro del tutto casuale a Torre Pellice durante i lavori dell’assemblea della Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia del novembre 1997. La REFO ha ereditato il percorso di Capernaum, un gruppo nato nell’ambito delle chiese valdesi delle valli qualche anno prima che aveva iniziato a proporre i temi della sessualità, della omossualità e dei rapporti tra fede, chiese ed omosessualità all’interno delle chiese delle valli valdesi. Capernaum era stato creato da un gruppo di giovani valdesi ed ha svolto la sua attività tra le valli e Torino. L’idea era scattata per caso l’anno precedente durante un viaggio che avevamo fatto io e Luca Negro a Berlino per andare a trovare un nostro amico, Johannes. Era il 1° dicembre; giornata mondiale di lotta all’AIDS ed anche un giorno di festa per l’incontro delle Drag Queen tedesche che si teneva in città. Quel giorno nel duomo (evangelico) di Berlino c’era un culto dedicato alle vittime dell’AIDS e siamo andati pensando che ci fosse poca gente ed invece… il duomo era strapieno: gay, lesbiche, trangender, madri e padri che accompagnavano i figli e le figlie LGBT al culto tenendosi sotto braccio e sorridenti. E il culto presieduto da due pastore e due pastori in toga e stola rainbow. Io ero lì con gli occhi sgranati e quasi piangevo per l’emozione: era la prima volta che mi trovavo immerso in una folla di evangelici. non minoranza finalmente, e nel duomo di Berlino e durante un culto esplicitamente dedicato a persone lgbt e presieduto da pastore e pastori lgbt; non capivo una parola tranne che la predicazione era incentrata sull’esperienza del deserto ( wüste) come metafora della vita, della riflessione intima e della solidarietà. Poi la Cena del Signore, tutte e tutti che in fila si avvicinavano al tavolo, appunto padri e madri con figli e figlie sottobraccio, coppie di persone omosessuali che si tenevano per mano e a un certo punto dal fondo del tempio, in mezzo alle altre persone, cinque Drags vestite da suore, avete presente le suore degli ospedali col cappello a falde larghe? Sì, proprio loro, ma in minigonna, che tranquille vanno verso il tavolo della Santa Cena e prendono pane e vino dalle mani della pastora e senza batter ciglio tornano al loro posto. Ecco immaginate la scena e il mio sogno ad occhi aperti: se è possibile a Berlino perché non in Italia? Perché non nelle nostre chiese?” Ripensando a questa esperienza e parlandone con qualche amico e amica a Torre Pellice ci incontriamo Luca Negro, Henry Olsen, Antonio Feltrin, forse Luciano Kovacs e qualche altro nella sala vicino al tempio di Torre; Henry già aveva in mente qualcosa, e nasce la REFO. Un momento per noi semplice come bere un bicchier d’acqua; neanche immaginavamo cosa sarebbe successo dopo. Chi ha realmente spinto, organizzato le cose e le persone per la nascita della REFO è stato Henry Olsen. Penso che senza di lui non sarebbe nata la REFO, non sarebbe cresciuta, le sue idee, il suo contributo, il suo impegno sono stati unici e fondamentali per la sua costruzione, il suo percorso la sua crescita, dobbiamo tutti e tutte noi persone impegnate nelle REFO dirgli grazie.
Qual è stato il percorso che ha portato all’approvazione d ell’odg del Sinodo 2010?
L’OdG del Sinodo delle chiese Metodiste e Valdesi del 2010 sulla benedizione delle coppie omosessuali non è stato un fulmine a ciel sereno o un fortuito caso in quanto già da lungo tempo nell’ambito delle chiese evangeliche italiane si era affrontato il tema della sessualità ed in particolare dell’omosessualità nelle chiese e dei rapporti tra omosessualità e fede, di come le chiese potessero o volessero e dovessero accogliere le persone omosessuali, senza se e senza ma. Nell’Assemblea-Sinodo 2000 fu istituito un gruppo BMV (battisti, metodisti, valdesi) di lavoro sull’omosessualità (GLOM) che produsse, forse per la prima volta, una serie di studi e schede esegetiche sui rapporti tra omosessualità e Scritture, analizzando i testi dell’Antico e del Nuovo Testamento. Vanno ricordati ancora gli atti dell’Assemblea-Sinodo del 2007 in cui si dice a proposito dell’amore di coppia di due persone omosessuali: “che l’essere umano sia fondamentalmente un essere in relazione con Dio e con il suo prossimo e che la relazione umana d’amore, vissuta in piena reciprocità e libertà, sia sostenuta dalla promessa di Dio”. Da questa dichiarazione alla decisione sinodale del 2010 di poter benedire l’unione di coppie dello stesso sesso il salto è stato breve anche se non privo di ostacoli a volte anche solo pretestuosi e legati a cavilli burocratici.
Quale è stato il ruolo dellɜ alleatɜ (cioè delle persone che non si identificano come LGBTQI+ ma ne sostengono le lotte), in particolare tra i membri delle chiese BMV, in questo percorso?
Chiaramente il percorso di accoglienza ed inclusione delle persone lgbt nelle chiese non è stato privo di ostacoli ma, fortunatamente, in questo percorso le persone lgbt non si sono trovate sole ma hanno trovato appoggio di pastori e pastore e di persone senza distinzione di orientamento e/o genere sessuale; importante è stato il contributo della componente giovanile delle nostre chiese, sia in ambito pastorale che non, e, cosa importante, molti pastori e pastore “adult@” che senza se e senza ma hanno lottato per l’inclusione delle persone lgbt nelle chiese a tutti i livelli. Mi piace ricordare l’intervento di Giuseppe (Zizzi) Platone durante l’assemblea sinodo del 2007 in cui, con molta semplicità, ha affermato che di fronte a Dio l’amore è amore, punto; e la difesa di Anna Maffei, allora Presidente dell’UCEBI, riguardo all’indipendenza delle chiese nella scelta di un ministro di culto prescindendo dall’orientamento sessuale, di fronte alle critiche di alcuni battisti europei riguardo alla scelta di una chiesa di un pastore omosessuale. Molte sono state e sono i /le credenti che hanno contribuito a far crescere nelle chiese evangeliche l’inclusività delle persone lgbt+ spronando le comunità a passare da una tolleranza ad un’accoglienza fino ad una inclusione reale nella vita delle chiese a tutti i livelli
Sappiamo che sei battista. Puoi raccontarci come sono cambiate le comunità battiste nel rapporto con i credenti LGBTQI+ in questi anni? Essendo la struttura delle chiese battiste basata su un sistema congregazionalista, pensi che ci sia la possibilità che si arrivi entro breve a una posizione di accoglienza condivisa?
La realtà delle chiese battiste in Italia è estremamente variegata, così come nelle chiese metodiste e valdesi, in quanto le chiese non sono staccate dalla realtà sociale e ne rispecchiano le problematiche e gli aspetti, sia in positivo che in negativo. In generale si è passati da una totale “ignoranza” delle problematiche riguardanti l’omosessualità e le persone omosessuali ad una discussione più o meno aperta . Esistono comunità molto aperte che senza alcun problema accolgono ed includono persone omosessuali ed hanno pastor@ dichiaratamente omosessuali, altre ancora che “vanno coi piedi di piombo” verso la benedizioni di unioni ed infine altre comunità chiuse alle problematiche ed alla discussione; certamente nessuna comunità e nessun credente proclamerà che una persona lgbt+ non è degna dell’amore di Dio ma…. Devo notare che molto spesso le comunità più conservatrici non conoscono persone lgbt+, o meglio non vogliono vederle, per cui per loro il problema è meramente teorico; questi atteggiamenti tendono a cambiare quando entrano in contatto con persone dichiaratamente lgbt+ che vivono serenamente la propria vita sociale e di fede. Questo atteggiamento purtroppo è rilevabile non solo nelle chiese battiste ma in tutte le realtà evangeliche italiane. Da notare che tutte le Assemblee UCEBI e tutti i documenti ufficiali condannano l’omobotransfobia e raccomandano a tutte le chiese di praticare l’inclusione fattiva senza distinzione di genere o orientamento sessuale e di partecipare alla lotta all’omobitransfobia anche organizzando culti nella giornata del 17 maggio, giornata mondiale di lotta all’omobitransfobia. Essendo la struttura delle chiese battiste una struttura congregazionalista gli atti delle Assemblee sono delle raccomandazioni ed al momento non hanno valore coercitivo; certo si potrebbe discutere se questo sia l’autentico congregazionalismo e se questo tipo di congregazionalismo sia la forma migliore di organizzazione, ma questo è un altro capitolo. Quello che mi preoccupa non poco sono invece le rivendicazioni identitarie delle chiese evangeliche, l’arroccarsi nel: “io sono valdese, io sono metodista, io sono battista”, quasi considerando defunta ogni collaborazione BMV. Per quanto riguarda le posizioni condivise di accoglienza di persone lgbt+ non saprei che dire, posso solo augurarmi che le cose cambino ma dipende fortemente dal potere e dalla volontà degli esecutivi di prendere posizioni ferme riguardo a certe tematiche che al momento attuale riguardano solo in parte l’omosessualità, che è una punta di un iceberg, ma che si estendono a visioni restrittive delle Scritture fino ad a arrivare alla contestazione del pastorato femminile e che coinvolgono non solo le chiese battiste ma tutte le realtà protestanti italiane. Sono cose che fanno male all’animo in un mondo che dovrebbe ispirarsi all’amore di Cristo ma è inutile nascondersi sotto una coperta per altro bucata.
Negli ultimi due decenni la composizione delle nostre chiese è molto cambiata; in particolare, abbiamo oggi, tra membri e simpatizzanti, moltissime persone provenienti da altri paesi, culture e tradizioni. Quali sono stati gli arricchimenti e i limiti di questo incontro?
Il fatto di entrare in contatto con realtà differenti ha portato ad una deuropeizzazione delle chiese del vecchio continente ed in particolare delle chiese italiane. Queste contaminazioni socio-culturali hanno permesso senza dubbio un arricchimento, ad esempio sul piano liturgico e partecipativo ai culti (insomma, diciamocelo: spesso i culti protestanti italiani erano e sono un po’ tristanzuoli) ma anche, di contraltare, spesso alcune posizioni etiche e teologiche sono meno “liberali”. Penso che questo fenomeno sia, però, legato al fatto che la società italiana sta facendo passi indietro, o almeno qualcuno ci sta provando, come nel caso della riproposizione di modelli patriarcali e decisamente machisti che si riflettono nelle nostre chiese mettendo addirittura in discussione il ministero femminile o di persone lgbt. Con questo occorre fare i conti; insomma se nella società si propongono modelli discriminatori questo non può che riverberarsi nelle chiese.
Dal 2021 la Commissione Fede e Omosessualità, espressione delle chiese BMV, ha cambiato nome in Commissione Genere e Sessualità. Qual è il processo che ha portato a questo cambio di denominazione?
Il processo è stato naturale nel senso che ci si è res@ conto che, nonostante non siano totalmente risolti i nodi dei rapporti tra chiese, fede e omosessualità, non era più sufficiente affrontare in discorso solo da quel punto di vista. Le realtà cambiano, appaiono nuovi aspetti sia a livello teorico che, soprattutto, pratico; non ha più senso parlare di eterosessualità e omosessualità, maschio e femmina, uomo e donna tout court. Bisogna prendere atto che la sessualità e/o il genere possono essere fluidi. Non si possono tagliare fuori ad esempio le persone transgender, le loro esigenze di spiritualità e partecipazione alla vita ecclesiale. Mentre l’accoglienza, se non l’inclusività, delle persone omosessuali è all’ordine del giorno ed il contrasto all’omofobia (almeno per essere politicamente corrett@) è un dato di fatto, restano aperti gli argomenti riguardanti l’accoglienza delle persone transgender, le interpretazioni restrittive di testi biblici, le problematiche etiche riguardanti il cambiamento di sesso (anche solo sui documenti), le difficoltà di cambiare atteggiamento e linguaggio verso persone transgender e, ammettiamolo, una transfobia latente o spesso nascosta ma pur sempre transfobia, sia a livello di comunità che di organismi delle chiese. Restano ancora da affrontare nelle chiese tutti gli argomenti riguardanti la gravidanza per altri, la genitorialità delle persone single e delle coppie omosessuali, l’adozione di persone singole e/o di coppie omosessuali, insomma il mare degli argomenti è vasto e non si può rinchiudere nei paletti omosessualità e fede.
Liturgia per la giornata contro l’omofobia e la transfobia
17 maggio 2023
“Chi accoglie voi accoglie me, e chi accoglie me accoglie colui che mi ha mandato”
Matteo 10, 40
A cura della Commissione Fede Genere Sessualità
delle chiese battiste, metodiste e valdesi e della REFO
INNO/MUSICA
Saluto
Apertura
L: In bilico, sul confine tra il già e il non ancora, veniamo a cercarti, Nostro Dio.
Assemblea: Ci sussurri promesse fatte di amore e accoglienza e ci riempi di slancio per il nostro presente; cammini al nostro fianco e ci guidi colmo di gioia davanti a noi.
L: Noi siamo testimoni del Dio che ci dona la pace
Assemblea: E che regala giustizia amandoci
L: Noi siamo testimoni del Dio che ci ha liberate e liberati dall’oppressione e dalla violenza
Assemblea: E che ci ha create e creati a sua immagine e somiglianza
L: Noi siamo testimoni del Dio che ci ha restituito dignità
Assemblea: Possa il nome di Cristo durare per sempre, facendo splendere la sua luce ovunque su questa terra. Amen
Salmo 139 (lettura a due voci) 1 Signore, tu mi scruti e mi conosci, 2 tu sai quando seggo e quando mi alzo. Penetri da lontano i miei pensieri, 3 mi scruti quando cammino e quando riposo. Ti sono note tutte le mie vie; 4 la mia parola non è ancora sulla lingua e tu, Signore, già la conosci tutta. 5 Alle spalle e di fronte mi circondi e poni su di me la tua mano. 6 Stupenda per me la tua saggezza, troppo alta, e io non la comprendo. 7 Dove andare lontano dal tuo spirito, dove fuggire dalla tua presenza? 8 Se salgo in cielo, là tu sei, se scendo negli inferi, eccoti. 9 Se prendo le ali dell’aurora per abitare all’estremità del mare, 10 anche là mi guida la tua mano e mi afferra la tua destra. 11 Se dico: «Almeno l’oscurità mi copra e intorno a me sia la notte»; 12 nemmeno le tenebre per te sono oscure, e la notte è chiara come il giorno; per te le tenebre sono come luce. 13 Sei tu che hai creato le mie viscere e mi hai tessuto nel seno di mia madre. 14 Ti lodo, perché mi hai fatto come un prodigio; sono stupende le tue opere, tu mi conosci fino in fondo.
Amen
Raccogliamoci in preghiera
Nostro Dio che sei padre e madre
Dio di tutti i secoli e di tutti i popoli,
Dio di tutti i tempi e oltre il tempo.
Avvolgici nel tuo amore come una madre abbraccia una figlia e un figlio.
Cantaci dolcemente come un padre che mormora una ninna nanna.
Tu conosci le gioie e i dolori dei nostri cuori,
I nostri sforzi per il cambiamento e la nostra resistenza ad esso.
Aiutaci a far diventare le tue vie, le nostre vie,
La tua pace, la nostra pace.
La tua giustizia, la nostra giustizia.
Spirito di vita, oggi ti chiediamo di saper godere di ciò che siamo
Aiutaci a perdonare gli altri e noi stesse e noi stessi.
Perché la tua grazia è sufficiente per tutte e tutti noi.
Dalla tua creatività è nato l’universo,
E nel tuo amore, siamo sostenuti. Amen.
INNO/CANTO
Confessione di peccato
Vi esorto a comportarvi in modo degno della vocazione che vi è stata rivolta, con ogni umiltà e mansuetudine, con pazienza, sopportandovi gli uni gli altri con amore, sforzandovi di conservare l’unità dello Spirito con il vincolo della pace (Efesini 4, 1-3).
Momenti di silenzio per la preghiera individuale accompagnati da musica
Preghiamo
Dio nostro, ci hai dato la tua Parola per guidarci nel cammino della verità; perdonaci, perché seguiamo le nostre vie.
Dio nostro, ci hai dato la tua Parola per nutrire le nostre anime affamate; perdonaci, perché cerchiamo altrove il nostro cibo.
Dio nostro, ci hai dato la tua Parola per renderci forti; perdonaci,
perché contiamo soltanto sulle nostre forze.
Dio nostro, ci hai dato la tua Parola per consolarci nelle nostre afflizioni; perdonaci, perché non sappiamo abbandonarci tra le tue braccia.
Dio nostro, ci hai dato la tua Parola per la nostra salvezza e la nostra felicità eterna; perdonaci, perché le diamo così poca importanza. Rimanici accanto in Cristo. Amen
INNO/CANTO
Annuncio del perdono
Vi darò un cuore nuovo e metterò dentro di voi uno spirito nuovo; toglierò dal vostro corpo il cuore di pietra, e vi darò un cuore di carne. Metterò dentro di voi il mio Spirito e farò in modo che camminerete secondo le mie leggi, e osserverete e metterete in pratica le mie leggi (Ezechiele 36, 26-27)
Riceviamo il perdono in Cristo!
Con Cristo, siamo chiamate e chiamati a costruire nuovi ponti fatti di amore
Tra di noi e tra noi e Dio.
Insieme a lui possiamo creare un nuovo cielo e una nuova terra.
Amen
INNO/CANTO
Confessione di fede
Dio, Padre e Madre di tutte e tutti noi, così come sei venuto a cercarmi nell’abisso della mia solitudine, dammi la forza di superare il mio egoismo per andare incontro alle persone che incontro, riconoscendole come creature simili a me.
Gesù, mio fratello ed amico, così come tu sei venuto a curare le ferite del mio corpo e del mio spirito, dammi la forza di incontrare l’altra e l’altro da me, nella sua umanità sofferente e bisognosa di aiuto, per concederci di sostenerci a vicenda lungo il cammino della vita.
Spirito di Dio, forza di vita vincente, così come tu sei venuto a rinnovare la mia vita, dammi l’umiltà per riconoscere nella mia sorella e nel mio fratello l’altro e l’altra con cui mi chiami a vivere la comunità di Dio come regno dei cieli. Amen
LETTURE BIBLICHE
Predicazione: “Chi accoglie voi accoglie me, e chi accoglie me accoglie colui che mi ha mandato”
Matteo 10, 40
INNO/MUSICA
Preghiera di intercessione
Dio di saggezza e cura,
ti preghiamo per tutte e tutti coloro che chiami
a condividere con te il lavoro di trasformazione del mondo
perché ragazze e ragazzi, donne e uomini, persone non binarie
possano vivere, lavorare e imparare insieme
con rispetto e dignità.
Per le operatrici e gli operatori sanitari e assistenti sociali,
che accompagnano le trasformazioni dei corpi
Dio, nella tua misericordia, ascolta la nostra preghiera
Per coloro che creano le leggi, per coloro che hanno responsabilità politiche
ti preghiamo affinché possano creare strutture che proteggano
e promuovano il benessere di ogni essere umano
Dio, nella tua misericordia, ascolta la nostra preghiera.
Per coloro che si occupano della cura delle comunità di fede,
che danno forma alle convinzioni sul valore delle donne, degli uomini e del popolo queer
Dio, nella tua misericordia, ascolta la nostra preghiera.
Per coloro che si occupano e difendono la ricchezza delle diversità
Dio, nella tua misericordia, ascolta la nostra preghiera.
Per chi lavora nelle case rifugio e nelle carceri
Toccando con mano i danni causati dalla violenza
Dio, nella tua misericordia, ascolta la nostra preghiera.
Per coloro che promuovono programmi di giustizia riparativa,
che danno speranza dove la violenza ha distrutto molte vite,
Dio, nella tua misericordia, ascolta la nostra preghiera.
Per coloro che creano gruppi di sostegno,
spazi sicuri dove poter nominare e affrontare i profondi problemi,
Dio, nella tua misericordia, ascolta la nostra preghiera.
Per gli attivisti e le attiviste che si impegnano contro le discriminazioni di genere,
Dio, nella tua misericordia, ascolta la nostra preghiera.
Ascolta le nostre preghiere, o Dio,
poiché non ti fermerai dalla tua opera di guarigione
finché non avrai asciugato le lacrime da ogni volto,
per mezzo di Gesù Cristo. Amen.
Permettici di dirti ogni giorno della nostra vita:
Padre nostro
Padre nostro che sei nei cieli
Sia santificato il tuo nome
Venga il tuo regno
Sia fatta la tua volontà
Come in cielo anche in terra
Dacci oggi il nostro pane quotidiano
E rimetti a noi i nostri debiti
Come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori
E non esporci alla tentazione
Ma liberaci dal male
Tuo è il regno, la potenza e la gloria nei secoli dei secoli. Amen
Inno/Canto
Accogliamo la benedizione di Dio:
Che i nostri piedi lascino nella polvere orme di speranza. Che nell’oscurità udiamo battere il cuore di chi ci è accanto. Che le nostre mani si protendano come porte che si aprono. Che le nostre bocche trasmettano quanto ci è stato dato di ricevere. Che le nostre orecchie colgano le storie di vita che incontriamo. E che la grazia del Dio ci accompagni ora e sempre.
la Refo (Rete Evangelica fede e omosessualità) ha organizzato in vista della Giornata Mondiale contro omo-lesbo-bi-transfobia un incontro con don Franco Barbero mercoledì 2 Maggio alle ore 18 presso la sala della comunità di San Paolo in via ostiense 152/b.
Don Franco, come sapete molto bene, da sempre è impegnato a fianco delle lotte del movimento LGBTI sia in campo religioso, che politico e sociale. Un profeta del nostro tempo che ha vissuto sulla propria pelle la scelta di essere a fianco e lottare per una chiesa e una società inclusiva.
Nell’occasione don Franco presenterà il suo ultimo libro “Confessione di fede di un eretico”.
Con l’autore ne parlerà Luca Kocci giornalista di Adista e de Il Manifesto.
Fiduciosi di vedervi, vi preghiamo di dare informazione e diffusione dell’incontro!
Gaynews ha pubblicato un articolo con un commento anche di un nostro socio, membro della chiesa metodista di Roma
Fake news nei media sul nuovo libro di culto della Chiesa di Svezia. I media hanno diffuso informazioni errate in Svezia e nel mondo sul linguaggio inclusivo del nuovo Libro di Culto, che è stato appena adottato dal Sinodo Generale.
Questo il titolo e il sommario inequivocabile del comunicato che la Chiesa di Svezia ha ieri diramato in risposta a un vero e proprio tsunami mediatico globale. Tsunami mediatico sollevato dalle maggiori testate ed emittenti televisive internazionali – in Italia, ad esempio, a partire da Il Corriere della Sera– con la notizia bomba dell’abbandono di termini di genere maschile (come quelli biblici di Signore o Padre compreso il pronome lui) nel nuovo Libro di Culto, approvato il 23 novembre dal Sinodo generale della massima comunità luterana del Paese scandinavo. Continua a leggere →
Un anno fa, esattamente il 12 giugno 2016, un’orribile strage colpì nella notte la discoteca Pulse di Orlando. Luogo di incontro della comunità gay della cittadina statunitense. Il killer di origine afghane, Omar Seddique Mateen, uccise 49 persone e 53 risultarono feriti.
Non vogliamo dimenticare le persone uccise. Ricordiamole oggi anche solo rileggendo i loro nomi: Continua a leggere →
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